Una tradizione locale vuole che i santi Alfio Filadelfo e Cirino si fermarono presso l'abitato di Trecastagni intorno al 252 e lì sgorgò una sorgente di acqua pura per allietarli dalla fatica del viaggio.
Dove oggi sorge il monumentale Santuario sull'omonima piazza è ritenuto popolarmente il punto dove scaturì la sorgente. In realtà essa sgorgava tra le rupi della campagna, dove pure è un vecchio santuario, semi-dimenticato, che probabilmente sorse a memoria del luogo reputato miracoloso.
Nel 1593, per accogliere un numero maggiore di fedeli e nel contempo rinnovare la devozione dei Santi, venne eretto il nuovo santuario a valle, ricostruito in più tempi, oggi certamente più celebre e tappa fondamentale della seconda Festa religiosa della Provincia di Catania.
La sorgente è estinta da secoli, ma il santuario rimane ancora circondato da boschi di castagno, in una atmosfera rustica che lo rende una delle mete obbligate per chi si voglia avventurare nei sentieri a nord dello stesso.
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