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Aspra, Bagheria, PA, Sicilia

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Incerte sono le origini di Aspra. Sembra che Aspra derivi dal nome arabo " as sabr " cioè aloe. Notizie più precise provengono dopo la rivolta dei Vespri del 1282, quando gli Aragonesi cominciarono a distruggere la fitta foresta del Bavarese. Nella seconda metà del 400, il territorio subì dei mutamenti e la zona del Monte Catalfano venne trasformata in terreni coltivabili. In questo periodo si costruirono i primi "abitacoli". Il territorio era legato alla coltura del "cannamele" da cui si ricavava lo zucchero che in Sicilia ebbe la massima espansione. La "Baia d'Aspra", fu sottoposta al flagello delle incursioni dei barbari, che frequentemente piombavano sulle coste per catturare le popolazioni aumentando un florido e disperato mercato degli schiavi. Quindi si creò un sistema di torri costiere d'avviso, la cui costruzione iniziò sotto il viceré Pignatelli nel 1553 e fu ripresa con maggiore incisività dei suoi successori. I pericoli del mare venivano segnalati mediante accensione di fuochi. Alla fine del XVII secolo vennero istituite le prime associazioni di pescatori. Nel XVIII secolo, la costruzione dei palazzi e delle ville della Piana dei Colli e di quelle di Bagheria, favorì l'attività delle cave. La popolazione registrò un incremento per la presenza e l'attività di segantini, "traineri", carrettieri, picconieri, capitani, scalpellini, artigiani questi ultimi impegnati anche nel nascente palazzo De Cordova di Sant'Isidoro. La "pietra d'Aspra",tufo calcareo dal color ocra, fino agli anni '50, era l'attività cardine e la più florida di Bagheria e rappresentava l'asse portante dell'intera economia locale, fino a quando l'introduzione nel mercato del cemento armato e del ferro portarono all'abbandono delle cave. La "pietra d'Aspra" venne utilizzata per costruire anche i vecchi monumenti di Palermo, il Teatro Massimo. Fino alla prima guerra mondiale il trasporto delle pietre avveniva per mezzo di barche. Lo scambio veniva effettuato dalla pirriera alla zona marina attraverso la "carrozzata". Successivamente oltre 10 treni merci al giorno portavano la pietra da Bagheria a Palermo. Fu così che cominciarono a crescere le costruzioni intorno a palazzo Branciforti e si formò un borgo, formato da Bagheria e Aspra che, giunto a 5349 abitanti, ricevette dall'autorità regia la dignità comunale. L'ondata dei moti risorgimentali coinvolge anche il piccolo borgo marinaro soprattutto nel 1848. Nei primi anni del Novecento la popolazione arrivò quasi a 1000 abitanti. Nel 1905 il Consiglio Comunale delibera di dare l'appalto per il prolungamento di corso Butera fino al mare: nasce il "rettifilo". Scoppia il secondo conflitto mondiale, e anche ad Aspra ci fu qualche bomba e molta paura. Il comando dell'aviazione si stabilì nella chiesa Madre. Il borgo fu occupato nel 1943 dagli anglo-americani. Inizia nel dopoguerra la difficile e lenta ripresa economica; le prime iniziative a favore del turismo (lo stabilimento balneare frequentato per lo più dai Palermitani) e dell'industria del "pesce salato", importante per lo sviluppo di Aspra fino ai giorni nostri.
Fonte: www.sicilia.lafragola.kataweb.itInserito da stefano pulvirenti   

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