Il paesino di Bivona nasce durante l'età del rame, come un semplice casale, diventando poi signoria, uno dei principali feudi ed infine compare persino tra i centri della diocesi di Agrigento.

Nel 1892 Bivona comparse nell%u2019opera %u201CLe cento città d%u2019Italia%u201D come una delle più belle dell%u2019epoca. Arrivarono poi la prima e la seconda guerra mondiale che provocarono a Bivona numerose perdite. Una cittadina che non si è mai tirata indietro nei vari avvenimenti storici ed è restata sempre protagonista ma che man mano nel tempo ha perso qualcosa ma non la sua storia e la sua fama della quale ancora oggi si possono trovare le tracce

Un paese di poche anime dove protagonista è la natura con la Riserva Naturale Orientata Monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio e i Monti Sicani che sembrano quasi incoronare il paese. Il clima che si può godere in questo paese è medio caldo di tipo mediterraneo con estate prolungate ed inverni miti.

Da alcuni decenni Bivona è nota soprattutto per la coltivazione della pesca a
livello locale, per la presenza di diverse scuole e istituti superiori,frequentate da giovani provenienti dai paesi circostanti. Dal 2012 è sede insieme a Palazzo Adriano e del Parco dei Monti Sicati.

Numerosissime sono le architetture religiose che riempiono il paese. Tra questi possiamo trovare: la Chiesa madre Chiaramontana, Chiesa di Santa Rosalia, Chiesa di San Bartolomeo, il Santuario della Madonna dell'Olio.
Sono presenti due cappelle, conventi ed il Monastero delle Clarisse.
Tra le architetture civili troviamo i numero palazzi nobiliari: il Palazzo ducale, il Palazzo Municipale, il Palazzo del Marchese Greco, il Palazzo de Michele ed il Palazzo dei Baroni Guggino.
Come altri monumeti d'interesse troviamo la Torre dell'Orologio, il Magazzino del Duca, la Villa Comunale e il Casino.
A Bivona non c%u2019è il mare, non c%u2019è il chiasso, non ci sono i rumori, c%u2019è solo il silenzio, la bellezza dei luoghi e la meraviglia della natura. Visitare Bivona vi porterà ad ammirare la bellezza di quei paesaggi sileziosi ma ricchi di meraviglia.

Inserito da Micol Mongioví