Il primo nucleo risale verosimilmente all'VIII secolo e venne ampliato ed ingrandito nel corso dei secoli fino al XVII secolo, quando la struttura assunse un aspetto non dissimile da quello attuale. Il castello d'Inici è situato nell'ex baronia di Inici, in Val di Mazara, sorge ai piedi del massiccio dell'Inici, si trova a monte del torrente Mendola nell'attuale comune di Castellammare del Golfo e comprese, a partire dal XVI secolo, il santuario della Madonna della Mendola, uno dei tre santuari che ricadevano nel territorio demaniale di Monte San Giuliano. Circa l'origine del castello sono due le ipotesi più accreditate: secondo lo storico Tummarello fu al centro della mitica città di Inico, un antichissimo insediamento di origine verosimilmente preromana, dalla quale trae il suo nome essendone stato il castello; lo storico Pietro Longo e molti altri sostengono invece che alle falde del Monte Inici, dove oggi sorge il castello, sia esistita l'antichissima città di Atala, fondata dal troiano Aceste in onore della moglie e adducono come prova il fatto che, ai loro tempi, lungo il confine tra il feudo di Inici e quello di Balata, nella parte sud-ovest "sotto il cosiddetto Beveratoio dei Parchi, si trovano rottami di tegoli, mattoni, avanzi di antiche fabbriche e anche alcuni zoccoli di colonne". All'epoca normanna risale la prima torre, attorno alla quale si sarebbe poi sviluppato il primo cortile; questa torre, crollata nel 1998, era stata infatti edificata nell'anno mille, come si apprende da una delle lapidi del castello: ... la torre sorse al mille indice di posa e sicurezza al viandante ...."
In epoca sveva troviamo un primo feudatario che, a detta del Barberi, sembra essere stato il dominus Nicoletto Asmundo, abitante in Calatafimi e falconiere dell'imperatore Federico II, il quale vendette il castello, il feudo e la foresta a Gilberto Abate, di Trapani, per la somma di 1750 tarì l'8 marzo 1234. A partire da questa data il castello e il feudo rimasero alla famiglia Abate fino al 1349: il 13 gennaio di quell'anno moriva infatti Filippa De Milite, moglie di Nicola Abate, la quale aveva ereditato il castello il 5 febbraio 1348. Nella parte centrale del castello, adiacente alla torre che collega i due cortili, si trova una chiesa; molto probabilmente essa coincide con la chiesa della Madonna della Mendola, e fu fatta edificare dal barone di Inici nel 1574.
Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_IniciInserito da Alfredo Petralia