Nel XV secolo Messina si avviava a vivere forse i suoi anni migliori. Nuove produzioni come quelle dei tessuti, in particolare di seta grezza o di sapone, creavano nuove attività e quindi un maggiore benessere. Sembra che davanti alla cattedrale non vi fosse una piazza, anzi lo slargo era soffocato da piccole e modeste abitazioni. La costruzione della Piazza del Duomo fu il primo ampliamento urbanistico del '500. Fu l'Università che, con la spesa di 380 onze, acquistò le case antistanti la cattedrale per crearvi appunto la piazza. Negli stessi anni si iniziava la costruzione del primo acquedotto messinese sotto la direzione di Cecco La Camiola di Taormina per portare l'acqua dai torrenti Bordonaro e Camaro in città. Giorgio Vasari nelle sue Vite degli artisti ci informa che, volendo i Messinesi abbellire la piazza del loro Duomo, inviarono a Roma degli uomini per contattare un "eccellente scultore". La scelta cadde su frate Giovann'Agnolo Montorsoli che si offrì personalmente di eseguire i lavori. Il Montorsoli era un artista rinomato; aveva lavorato spesso insieme a Michelangelo (San Lorenzo a Firenze e Sepolcro di Giulio II a Roma), e si era occupato del restauro dell'Apollo del Belvedere (a cui rifece il braccio sinistro) e del Laocoonte. Lo scultore giunse a Messina nel settembre del 1547 insieme all'allievo Martino Montanini. Venne nominato capomastro scultore di fontane e incaricato di erigere in piazza del Duomo, una fontana che rappresentasse Orione, il mitico fondatore della città.
Fonte: http://www.comune.messina.it/turismo/itinerari-turistici/fontane/orione.aspxInserito da Alfredo Petralia