Santo Stefano di Briga è una frazione collinare di 2000 abitanti della I Circoscrizione del comune di Messina, posta a circa 13 km a Sud dal centro cittadino, nella vallata attraversata dal torrente Santo Stefano. Fino al 1928 comune autonomo. Sorto presumibilmente in periodo Arabo/Normanno nel IX secolo, si sviluppo attorno ad una "grangia" bizantina, che aveva nella chiesa di contrada Arancirella (nome riferito a piccola grangia) il suo punto di riferimento. La coltivazione del gelso, nell'allevamento del baco da seta e la coltivazione della vite, colture prevalenti in quel territorio, fece di S. Stefano e dei Sopranoti un centro agricolo importante. Nel 1365 era baronia della famiglia de Naso, poi passò ai baroni della famiglia dei Cirino e in seguito alla famiglia De Spucches, duchi di Santo Stefano, ma anche duchi di Taormina, poi estinti nella famiglia dei principi San Martino Pardo, che ne continuarono la discendenza. Successivamente divenne comune autonomo e tale restò fino al 1928. La peste del 1743 mieté numerose vittime, mentre il terremoto del 1908 non procurò danni particolari al villaggio. Ma in esso perì Raimondo San Martino De Spucches, parecchie volte sindaco del paese. Questi era figlio primogenito del duca Antonino De Spucches, nobile della famiglia dei principi di San Martino Pardo, nonché fratello dello storico Francesco San Martino Pardo De Spucches e zio della figlia di questi, Vittoria De Spucches principessa di San Martino Pardo in Alliata, ultima duchessa di Santo Stefano.
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Santo_Stefano_di_Briga#Il_castello_dei_Gotho_di_Santo_Stefano_di_BrigaInserito da Alfredo Petralia