La geologia del monte, costituito con poche eccezioni da rocce carbonatiche soggette alla dissoluzione carsica, ha consentito lo sviluppo di cavità orizzontali e verticali. Il catasto speleologico italiano ne descrive cinquantasei. Le grotte a prevalente sviluppo verticale si aprono sull'altopiano e hanno origine tettonica, sono disposte, cioè, lungo grandi faglie o spaccature della massa rocciosa provocate dai movimenti crostali. Tra le grotte verticali la più bella dal punto di vista speleologico è l'Abisso della Pietra Selvaggia, profonda 171 metri, le cui esplorazioni, per iniziativa del CAS, per difficoltà tecniche e attrezzature pionieristiche, si sono diluite dagli anni venti agli anni cinquanta.
Fonte: http://www.artemisianet.it/pellegrino.htmlInserito da Alfredo Petralia