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Piana degli Albanesi

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Il paese, Piana degli Albanesi, fu fondato nel XV secolo da un gruppo di albanesi in fuga dall'Albania a causa dell'invasione turca dei Balcani. Si narra che l'immagine della Madonna Odigitria indicò loro l'ampia valle a ridosso delle montagne come luogo in cui far sorgere un villaggio. Originariamente nota come "Piana dei Greci", da pochi decenni la cittadina ha assunto il più corretto nome di "Piana degli Albanesi".
In Sicilia i paesi d'origine albanese sono quattro: Contessa Entellina, Palazzo Adriano, Mezzojuso e Piana degli Albanesi, con la piccola appendice di S. Cristina Gela a 4 km di distanza. Le maestose montagne si specchiano su un lago meraviglioso: il più antico e grande bacino artificiale della Sicilia. Oggi il lago e l'area circostante sono affidati alla gestione del WWF Italia. La presenza di particolari esemplari di fauna e flora e di splendidi itinerari escursionistici rende Piana degli Albanesi un luogo di pregio ambientale e naturalistico in grado di attirare molti visitatori. La peculiarità dei luoghi consente di praticare molte attività come il cicloturismo, l'equiturismo, l'escursionismo a piedi, il canottaggio e il parapendio. Il microclima particolare offre estati calde, soleggiate e allo stesso tempo ventilate, grazie alla frescura che le montagne e i boschi regalano doviziosamente. Gli inverni sono rigidi e freddi, con possibili nevicate che rendono ancora più affascinante l'ambiente lacustre e le montagne che ne fanno da cornice.
Il patrimonio artistico e monumentale di Piana degli Albanesi nasce dalla fusione tra arte bizantina e arte barocca, come testimoniato dalle numerose chiese tra le quali ricordiamo: la Cattedrale di San Demetrio Megalomartire di Tessalonica, San Nicola, San Giorgio e Sant'Antonio Abate. Nella piazza centrale si erge la chiesa della Madonna Odigitria, patrona del paese e centro del culto di tutti gli albanesi. Il rito religioso è greco-bizantino in quanto espressione della chiesa ortodossa di Costantinopoli, oggi comunque vicina e dipendente dalla chiesa cattolica e dal Papa di Roma. Tra gli elementi tipici che caratterizzano le strade del centro storico ritroviamo molteplici fontane.
La singolare lingua parlata a Piana degli Albanesi, oltre all'italiano, viene tramandata da padre in figlio; il suo recente insegnamento nelle scuole primarie pubbliche permette inoltre di non disperdere questo prezioso tesoro culturale.
Attraverso le feste tradizionali, i ricchi costumi tipici, la gastronomia, l'artigianato, l'iconografia, il ricamo e l'oreficeria si manifestano tutto lo splendore e l'unicità di Piana degli Albanesi.
Fonte: http://www.expaassociazione.it/cultura-e-tradizioni/Inserito da Simonetta DallOglio   

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© Simonetta DallOglio

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San Demetrio Megalomartire

 
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