Sulla costa sud-occidentale sicula, sfociano tre fiumi che danno origine a due altopiani. Nel primo passano due fiumi: il Magazzolo e il Verdura. Appena tre chilometri sopra, a circa 307 metri di altezza sul livello del mare, si trova Calamonaci.
Le prime tracce del nome di Calamonaci risalgono al 1287. Si pensa che il nome della cittadina, derivi o dal greco moderno kalam(i)onas, che vuol dire canneto oppure che sia di provenienza araba: "Kal-at-Munach" che significa castello o fortezza.
Il suo territorio si estende dalla montagna Chirchillo a Scirinda. Sorge tra rigorosi vigneti e secolari uliveti. Almeno dall'ottavo al decimo secolo, si è certi di averlo abitato i Saraceni, e ciò da varie sepolture saracenesche scoperte in contrada "Cozzu di lu Medicu".Per altri due secoli, Calamonaci rimase un casale passando nelle mani di diversi feudatari. Solo il 6 febbraio 1574, Antonino De Termini fondò "Calamonaci", nell'omonimo feudo. Dieci anni dopo, il figlio Bernardino De Termini Ferreri dette inizio ai lavori per la costruzione della Chiesa Madre che dedicò a S.Vincenzo Ferreri, in sostituzione di San Rocco.
Non perdetevi la famosissima Sagra della Ricotta!
Il centro di Calamonaci fonda la sua economia prevalentemente sui prodotti del'agricoltura, quali vino, olio, cereali, agrumi e mandorle.
Inserito da Micol Mongioví