Catenanuova venne fondata intorno al 1727-1733 dal Principe Andrea Giuseppe Riggio-Statella nel suo feudo di Melinventre secondo il volere della madre. Quest'ultima, rimasta vedova, nel proprio testamento redatto il 21 luglio 1713 richiedeva al figlio ed erede universale di fondare una nuova città "...in qual futuro tempo nel suo fegho di Melinventre si frabicasse la Terra e vi fosse fondato l'Arcipretato..." nella piccola chiesa della Sacra Famiglia, già esistente poiché edificata dopo il terremoto dell'11 gennaio 1693. Andrea Riggio prese l'investitura del feudo di Melinventre l'8 marzo 1722 all'età di 20 anni. Essendo poco più che adolescente, attese circa un decennio prima di eseguire le volontà della madre, tanto che, nel 1726 inoltrò richiesta per la fondazione del nuovo centro urbano a sua Maestà il Re di Sicilia Carlo VI, affinché gli venisse concessa l'autorizzazione. Carlo VI in data 11 settembre 1726 accordò la richiesta avanzata dal Principe Andrea Riggio, anche se il permesso definitivo gli fu dato nel 1731. Tra il 1731 e il 1736 Catenanuova divenne un piccolo nucleo urbano ed ebbe la sua piena autonomia, il Principe dunque, fece erigere il suo palazzo che servì anche da municipio (abbattuto nel 1976 per edificare quello attuale) di fronte alla predetta chiesa, e alcune abitazioni attorno ad esso, così iniziò il processo di popolazione. Fece spianare ampie e rette vie e nel giro di poco tempo Catenanuova assunse il ruolo di cittadina vera e propria. Il nome derivò da Aci Catena (CT), da cui deriva anche il nome della famiglia del fondatore, "Principi della Catena", ossia "Principi di Aci Catena", derivante a sua volta dal culto alla Madonna della Catena. Dizione etimologica tuttora usata per indicare Aci Catena in lingua siciliana: "a Catina"; infatti inizialmente la chiamarono Terra della Nuova Catena, poi Catena la Nuova, e infine Catenanuova.
Fonte: it.wikipedia.org/wiki/CatenanuovaInserito da Alfredo Petralia