Ponte dei Saraceni, Confine Adrano - centuripe.
Il ponte risale al XII secolo e venne fabbricato dietro specifica volontà di Adelasia di Adernò, nipote di Ruggero il Gran Conte e contessa feudataria di Adernò cui apparteneva il casale Bulichiele (oggi Mendolito).
Qui esisteva già in epoca romana un ponte, ma dovette crollare in età indefinita. Forse, ma è solo una ipotesi, venne distrutto da mano umana per impedire l'avanzata di un esercito. In effetti un avvenimento simile viene riportato durante la breve campagna di conquista di Giorgio Maniace, ma non vi sono elementi utili a poter stabilire dove si trovasse il ponte fatto crollare durante la battaglia greco-saracene.
Il singolare nome si riteneva inizialmente fosse dovuto ai saraceni siciliani cui si attribuì - senza alcun appiglio e in misura del tutto arbitraria - l'edificazione del ponte. Una ipotesi maggiormente diffusa vuole che i saraceni fossero le maestranze chiamate per la costruzione della robusta fabbrica.
Oggi possiamo dire piuttosto con certezza che i saraceni cui ci si riferisce furono quelli del medesimo casale Bulichiele, servito dal ponte: esso infatti appare menzionato dalla stessa Adelasia quale abitato da "villani saraceni" in un atto di donazione dello stesso casale e dei suoi abitanti al monastero di Santa Lucia, datato 1158.
L'edificio resistette a lungo al punto da costituire a lungo l'accesso principale da Adrano per Centuripe. Almeno fino al 1948, quando una piena alluvionale del Simeto (cui scavalca la gola) ne distrusse una arcata e il parapetto di sicurezza, isolando la gente che stava nelle campagne. Qualche tempo dopo venne ricostruita la campata mancante cui per sicurezza se ne aggiunse un'altra, così che da tre, oggi il ponte presenta quattro "bocche".
Fonte: plus.google.com/u/0/+Etnaportalit/posts/FLzGhZXX6bp?pid=6043964807010561954&oid=118347983275844035679Inserito da Alfio MONACO