Il frourion di Falaride, tiranno di Agrigento, con la sua possente cinta megalitica fortificata si trova sul monte Sole, la vetta più alta (m. 171 s.l.m.) del monte di Licata. Venne edificato dal tiranno akragantino nella prima metà del VI sec. a.C. per assicurarsi il controllo del territorio di Licata e per frenare l'espansionismo di Gela. Qui, in località Cipriano, nelle proprietà agricole Cammarata, Re ed Orlando raggiungibili dalla Strada provinciale Licata-Mollarella dove si intersica con la comunale Contesole, si trovano cospicui avanzi murari, ascrivibili ad un'opera arcaica militare che domina un'ampia vista: a sud controlla i ripari marittimi naturali del litorale licatese, ad est la foce del Salso e il territorio attorno al monte Sant'Angelo, a nord l'ampia piana di Licata e parte del corso del Salso, ad ovest il profondo porto naturale della Mollarella. La difesa del lato meridionale è affidata alle rocce che cadono a strapiombo sulla campagna sottostante. Il fianco di levante si integra, a tratti, con mura ad agere. Un terrapieno ed un muro di sostegno, ben conservato, a secco e del tipo megalitico proteggono tutto il lato settentrionale e parte del lato lato occidentale, dove il suo percorso, di tanto in tanto, si interrompe per integrarsi con la difesa dela roccia. Di questo muro, dallo spessore di circa m. 2,50, che si snoda per alcune centinaia di metri, è visibile solo il parametro esterno in grosse pietre irregolarmente squadrate. Ad oriente alcuni vani della cittadella protetti da un alto muro scavato nella roccia orlato alla sommità da feritoie, un pozzo imbutiforme ed una scala che porta al camino di ronda. Nel vasto piano del castello si trovano impianti vinari a doppia vasca, impianti idrici e qualche postierla per il corpo di guardia.
Fonte: http://www.lavedettaonline.it/print.php?type=A&item_id=16Inserito da Alfredo Petralia