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Religioso, Storico, Monumentale
Le "tozze colonne di marmo rosso" citate nel "Gattopardo" si possono ancora oggi guardare visitando il Duomo di Palma. Secondo il Cangiamila, la chiesa fu progettata nel 1666 dall'architetto e frate gesuita Angelo Italia che utilizzò lo stile barocco in molte sue realizzazioni. All'interno numerosi tesori dell'arte sei/settecentesca: scomparsa è la vecchia pavimentazione in maioliche decorate con i simboli dei Tomasi, quella attuale risale al 1984 ed è in marmo di Carrara; dipinti di Domenico Provenzani; l'organo di legno in oro zecchino; la bellissima porta di stile barocco dipinta ad olio e molto altro. Ai piedi della chiesa una grande scalinata costruita in modo tale da permettere l'accesso a muli e cavalli. In passato, ogni anno il giorno 8 settembre, si festeggiava la patrona della città, la Madonna del Rosario, la cui immagine sacra è custodita nell'oratorio a est del Duomo. In tale occasione tutti i devoti con i propri muli e cavalli bardati all'antica si recavano in Chiesa, passando per la scalinata, per la dedica del frumento alla Madonna.Inserito da Elisabetta Castellana
Le "tozze colonne di marmo rosso" citate nel "Gattopardo" si possono ancora oggi guardare visitando il Duomo di Palma. Secondo il Cangiamila, la chiesa fu progettata nel 1666 dall'architetto e frate gesuita Angelo Italia che utilizzò lo stile barocco in molte sue realizzazioni. All'interno numerosi tesori dell'arte sei/settecentesca: scomparsa è la vecchia pavimentazione in maioliche decorate con i simboli dei Tomasi, quella attuale risale al 1984 ed è in marmo di Carrara; dipinti di Domenico Provenzani; l'organo di legno in oro zecchino; la bellissima porta di stile barocco dipinta ad olio e molto altro. Ai piedi della chiesa una grande scalinata costruita in modo tale da permettere l'accesso a muli e cavalli. In passato, ogni anno il giorno 8 settembre, si festeggiava la patrona della città, la Madonna del Rosario, la cui immagine sacra è custodita nell'oratorio a est del Duomo. In tale occasione tutti i devoti con i propri muli e cavalli bardati all'antica si recavano in Chiesa, passando per la scalinata, per la dedica del frumento alla Madonna.
Inserito da Elisabetta Castellana
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