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Chiesa di San Giuliano e ex Convento degli Agostiniani - Racalmuto

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Religioso, Storico

È edificata nel corso del '500 ma l'intero progetto non venne mai realizzato. Nella visita del 1608-1609, il Vescovo di Girgenti Monsignor V. Bonincontro la eleva al ruolo di Chiesa Madre sotto la cura dell'Arciprete Don Vincenzo del Carretto. Il territorio di Racalmuto viene diviso, per un limitato periodo, in due Parrocchie, una sotto il titolo di San Giuliano Martire e l'altra sotto il titolo dell'Annunciazione della Gloriosissima Vergine Maria. Alla Chiesa, nel 1614, viene annesso l'omonimo Convento degli Agostiniani Riformati di San Adriano, promotori il Conte Girolamo del Carretto e frate Evodio Di Polizzi; gli Agostiniani vi soggiornano fino agli ultimi del '700. Nel 1935 la Chiesa viene elevata a Parrocchia. All'inizio della Via Raffo, a destra, su un ampio sagrato sopraelevato sorge l' imponente edificio, che occupa per intero l'angolo con Piazza Marconi, costituito dalla Chiesa di San Giuliano e dall'ex Convento degli Agostiniani. La facciata della Chiesa si presenta rinnovata grazie ai lavori di restauro e consolidamento. Essa è racchiusa tra due lesene laterali che terminano in alto con un timpano triangolare su cui è collocata una statua in marmo bianco della Madonna con il Bambino. In asse con il portale, una finestra ad arco dà luce all'interno. Nella parte superiore è visibile la cella campanaria a forma quadrata. L'interno è a una sola navata. L'altare maggiore in marmo presenta una mensa che poggia anteriormente su due colonnine per lato in marmo rosso terminanti con capitelli ornati. Sull'abside troviamo una nicchia, dentro un tempietto con duplice serie di colonne per lato che sostengono un timpano triangolare, in cui è collocata la statua di Maria SS. delle Grazie. Sull'altare intitolato a San Giuliano si ammira il quadro rappresentante il Santo, dipinto nel 1608 da Pietro D'Asaro. Interessanti anche un dipinto della Madonna della Cintura ed una statua lignea di San Marco. Antico è il culto per la SS. Vergine delle Grazie la cui festività si solennizza la terza domenica di novembre. La tradizione vuole che le famiglie del quartiere, preparino "li guasteddi fritti",focaccia di pane fritta e poi guarnita con zucchero, da offrire a parenti ed amici che si recano a far visita per assistere ai festeggiamenti.
Fonte: http://www.comune.racalmuto.ag.it/itinerari-turistici/percorsi-urbani/Inserito da Alfredo Petralia   

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