Spunta d'improvviso, scoprendo la sua stereometrica mole dopo una curva a sinistra della sinuosa strada trapanese che da San Vito Lo Capo conduce all'ingresso della Riserva dello Zingaro.
Quella dell'Impiso - toponimo retaggio forse di oscure vicende di violenza - è probabilmente una delle più belle torri di avvistamento costruite lungo le coste siciliane negli ultimi anni del secolo XVI su progetto di Camillo Camilliani.
La torre - a due piani, dotata di un ampio camino ed una terrazza scoperta verso il mare - offre una vertiginosa vista sul mar Tirreno e sul cielo.
"E' arretrata di circa 250 metri dalla costa - scrivevano nel 1985 Salvatore Mazzarella e Renato Zanca, nel documentatissimo saggio "Il libro delle torri - Le torri costiere di Sicilia nei secoli XVI-XX", edito da Sellerio - ma per la forte pendenza del terreno ( l'altezza del basamento verso mare è ben metri 4,70 ) domina molte cale, e dalla terrazza la vista spazia libera, abbracciando un vastissimo tratto di mare e consentendo perfetta corrispondenza con Scieri a Nord, le torri e i faraglioni di Scopello a Sud...".
Nei decenni passati, la torre dell'Impiso subì l'abbandono di tanti altri manufatti militari di questo tipo, accogliendo greggi di pecore; in seguito, un restauro ne ha salvato la severa struttura, e rimane solo il rammarico per le difficoltà di una visita dei suoi spazi interni.