Nel 1741 il vescovo di Siracusa mons. Testa, oltre a cambiare l'oratorio di S. Filippo Neri in Collegio di S. Carlo, mantenendo però l'antico nome, fece costruire la nuova chiesa che fu ultimata nel 1669 e consacrata nel 1770. La chiesa, opera di Giovanni Vermexio, si trova in via V. Veneto, a fianco dell'antico palazzo Interlandi sede dell'Istituto delle suore Orsoline. La sobria facciata dell'edificio è composta da due ordini architettonici; nel primo i tre ingressi sovrastati da timpani e con a fianco semicolonne con capitelli. Il secondo è delimitato da una cornice gettante e tre grandi finestre ripetono simmetricamente le aperture inferiori e conferiscono linearità ed eleganza all'insieme. Nell'angolo superiore del portone centrale "una lucertolina" rappresenta la firma dell'architetto che era solito esprimere così (vedi palazzo del Senato) l'appartenenza dell'esecuzione. L'interno è a pianta ellittica e ad unica navata e ripete la sobrietà e l'eleganza dell'esterno. Molto bello il pavimento in arenaria bianca con intarsi in basalto. Dopo la legge di soppressione del 1866,la chiesa restò aperta al culto e assegnata al Municipio che la concesse, il 1 aprile 1874 ai Confrati dei Bianchi pace e carità, prima allocati in S. Maria d'Idria. Scioltasi la congregazione, il municipio affidò la chiesa ad un rettore senza stipendio che celebrava la messa con l'elemosina del vicinato.
Fonte: http://www.galleriaroma.it/Siracusa/Monumenti/Chiese%20Aperte%20al%20culto/S%20Filippo%20Neri.htmInserito da Alfredo Petralia