La Grotta dei Cordari è un'altra cavità artificiale. Prende il suo nome dall'attività dei fabbricatori di corde artigianali, all'opera già dall'epoca medievale e fino alla seconda metà del '900. Proprio in questa grotta si narra che venissero rinchiusi i prigionieri del tiranno Dionisio I. Il poeta Filosseno di Citera, che contraddisse il tiranno pungendolo sulla sua scarsa vena poetica, venne rinchiuso diverse volte nella latomia del Paradiso, dove compose la sua più nota opera intitolata Ciclope. Esiste però un dubbio se si trattasse dell'Orecchio di Dionisio o della Grotta dei Cordari, poiché secondo le testimonianze di Claudio Eliano, Filosseno venne rinchiuso «nella grotta più bella delle Latomie» ed entrambe queste grotte, sia per il taglio che per i colori prodotti, sono di notevole bellezza.
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Parco_archeologico_della_NeapolisInserito da Alfredo Petralia