La Tonnara di Santa Panagia è situata a nord di Siracusa, nell'omonimo promontorio. La storia della tonnara inizia nel 1100, dopo un lungo periodo di silenzio passa sotto l'autorità giuridica della Camera Reginale di Siracusa, in epoca spagnola. Viene infine ceduta a vari proprietari privati, per la prima volta nel 1655. Gli stabilimenti esistenti si possono far risalire al Settecento, probabilmente ricostruiti su un precedente impianto a seguito del terremoto del 1693. Nel 1778 Vivant Denon cita la tonnata col nome di Santa Buonacia passandoci vicino per osservare i resti delle mura dionigiane. Fu utilizzata sino agli anni cinquanta quando divenne inattiva a causa dell'introduzione della pesca al tonno con "reti volanti", nonché per l'elevata concentrazione di industrie e raffinerie chimiche. In corrispondenza dell'ingresso del sito sorge una casa cantoniera, oggi abbandonata, che in precedenza ospitava la Stazione di Santa Panagia la cui presenza della tonnara determinava un passaggio di passeggeri. Attualmente la tonnara versa in gravi condizioni di degrado, tuttavia è stato predisposto un progetto della Regione Siciliana con i fondi di Agenda 2000 per la ristrutturazione e la trasformazione del sito in sede museale dedicata al rapporto tra uomo e mare. Dopo una lunga sospensione per problemi amministrativi nel settembre 2014 sono stati consegnati i lavori per il restauro e la trasformazione del sito. Accanto alla tonnara vi è l'oratorio di Santa Panagia, una piccola chiesa rupestre con affreschi ormai illeggibili, dedicata al culto della Madonna. Dopo anni di totale abbandono, un'associazione ambientalista avrà la gestione del sito per migliorarne la fruizione e la conoscenza.
Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Tonnara_di_Santa_PanagiaInserito da Alfredo Petralia