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Villaggio protostorico del Mendolito - Adrano

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Parchi, Riserva, Archeologico, Mitologico, Storico, Natura

Nella località Mendolito, non distante dal Ponte dei Saraceni, prendendo il sentiero che si diparte dalla Quarara del Manganelli, furono trovati alla fine dell'Ottocento dal prevosto Salvatore Petronio Russo i resti di quello che fu un anonimo villaggio di Età del Ferro vissuto nel periodo compreso tra IX e V secolo a.C.

Alcuni studiosi si cimentarono per cavarne il nome, basandosi sulle fonti antiche (Jenkis e Bernabò Brea) o di fatto inventandolo (la fantomatica Simaethia di Petrono Russo). Esso quindi è stato identificato con Piakos o con Paline. Di fatto ancora oggi non è certo di quale città si tratti.

Questo grande insediamento è il più esteso della cultura Sicula finora pervenuto e costituisce un unicum la presenza di edifici monumentali e di un importante ripostiglio bronzeo considerato tra i più ricchi mai pervenuti.

Uno degli elementi di maggiore interesse è certamente la Porta Sud, costituita da un profondo corridoio stretto tra due torrioni ingranditi col tempo e culminanti con una sezione semiciclica. Sulla torre orientale vi era un lastrone in pietra calcarea con su la più lunga iscrizione in lingua sicula mai trovata, l'unica ad avere carattere monumentale, ancora non ben decifrata. La pietra venne asportata negli anni '60 del Novecento dall'allora sovrintendente Luigi Bernabò Brea e condotta al Museo Archeologico Paolo Orsi; al suo posto una lapide lavica delle medesime dimensioni e con la stessa forma la sostituisce.

Il villaggio sembra conoscere una progressiva fase di abbandono a partire dal V secolo a.C., forse per via della istituenda Adranon in cui probabilmente furono deportati gli abitanti da parte di Dionigi il Vecchio. Al posto della polis sicula si insediarono attività di tipo rurale e tale fu l'aspetto del casale che sorse in età islamica. Tale casale, che prese nome di Bulichiele, divenne insieme ad Adernò possedimento della contessa Adelicia, nipote di Ruggero I, la quale cedette il casale 'e tutti i suoi villani saraceni' al monastero di Santa Lucia in Adernione.
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