Per scoprire le meraviglie della natura dei Peloritani, nulla di meglio che esplorare la Riserva di Fiumedinisi e Monte Scuderi che contiene in sé una summa di tutte le valenze paesaggistiche ed antropiche, che hanno determinato la storia di questa parte del territorio messinese. L' area protetta si estende in una parte del versante ionico dei peloritani e presenta affioramenti di rocce di grande interesse geologico, ricche di minerali.
Il territorio è attraversato da "fiumare", profonde valli fluviali in cui scorrono torrenti stagionali, carichi di acque tumultuose nel periodo invernale. Quest'area protetta riserva non poche sorprese all' appassionato naturalista: bellissimi esemplari di erica arborea fanno da contrappunto a boschi di tutte le specie di roverella conosciute in Sicilia, che occupano i valloni delle altre aree più basse della riserva. Nelle diverse vallate, man mano che si sale in quota, al di fuori dei corsi d'acqua e sino ai 600-800 metri s.l.m. domina la vegetazione a roverella, alla quale si associano il bagolaro, il castagno, il noce nostrano ed il gelso nero. La flora al di sopra degli 800 metri è rappresentata dal leccio, dalla carpinella, dall' acero fico, dall' acero montano, dal rovere, dall' agrifoglio e dall' alloro.
I terreni che invece hanno subito maggiormente la presenza dell'uomo sono coperti da una vegetazione arbustiva dominata da erica arborea, biancospino, ginestra dei carbonai, citiso e spazio villoso. Il microclima particolare delle valli crea le condizioni per l' insediamento di piante endemiche e rare, tra cui il tiglio nostrano che riveste eccezionale interesse dal punto di vista naturalistico e scientifico.
Tra questi boschi vive una fauna tipicamente silvana: fra i predatori troviamo gatti selvatici, volpi, martore e donnole e fra le prede, conigli selvatici, micromammiferi arboricoli come il quercino ed il ghiro. Presenti anche animali del sottobosco come il topo selvatico, il riccio, l' arvicola di Savi e il toporagno di Sicilia. Sui peloritani passa la colonna migratoria di uccelli in transito sullo Stretto di Messina: da qui si avvistano i falchi beccaioli.
Tra i moltissimi rapaci nidificanti ricordiamo il velocissimo falco pellegrino, la poiana molto diffusa in Sicilia, lo sparviero, i vari nibbi, oggi sottoposti a particolare tutela ed il gheppio che caccia nelle aree aperte.
Nei versanti più asciutti e aperti, l' istrice trova il suo ambiente congeniale.
Valloni e fiumare ospitano una fauna variegata: le lucertole (la più comune campestre è la siciliana), i ramarri dalla smagliante livrea smeraldina, i gongiri (simili alle lucertole, ma con corte zampette), gli emidattili e i gechi dal corpo tozzo e dalla pelle verrucosa. Tra i serpenti si possono incontrare il nerissimo biacco, il saettone, la biscia d' acqua e la vipera. Qui nidificano anche l' aquila reale e la rara coturnice di Sicilia, specie minacciata, citata nel decreto istitutivo come una delle principali motivazione per la realizzazione della riserva.
Fonte: http://www.comune.fiumedinisi.me.it/territorio.htmlInserito da Alfredo Petralia