La Chiesa Madre, in stile barocco, edificata dopo il terremoto del 1693 che si abbatté su tutta la Sicilia orientale, viene attribuita all'architetto Vella da Malta. Le sue origini però sono da ricercare in epoca paleocristiana, subito dopo la morte dei santi martiri a cui è dedicata ( infatti al suo interno abbiamo dei resti di arcosoli con i sepolcri).
Ultimata nel 1750, la chiesa ha un impianto basilicale a tre navate, con una elegante facciata settecentesca a tre ordini. Di notevole fattura è la porta centrale in legno con i simboli della passione dei santi martiri Alfio, Filadelfo e Cirino e gli stemmi del papa, del vicerè, del vescovo Trigona e della città di Lentini. Di pregevole fattura è inoltre l'ampio sagrato, circondato da un'elegante inferriata e abbellito da un selciato di ciottoli bianche e neri che formano stilizzati disegni geometrici.
All'interno sono di particolare interesse: l'icona bizantina della Madonna Odigitria del XII secolo,incastonata all'interno di un involucro argenteo del XVII secolo , una statua in alabastro del Cagini raffigurante la madonna della catena, del XVI secolo; nell'abside di destra possiamo ammirare la stanza dove è conservato il fercolo in argento di Sant'Alfio del XIX secolo, tre arcosoli paleocristiani, sepolcri dei martiri Alfio, Filadelfo e Cirino e il bel fonte battesimale. Le navate laterali sono disseminate di pregiate tele del XVII e XVIII secolo che si ergono sopra degli altari policromi.
Nella volta a botte della navata centrale, in 3 ampie formelle vi è dipinta, nella prima, la consacrazione di Neofito a vescovo di Lentini da parte dell'apostolo sant'Andrea; nella seconda, l'ascesa al cielo dei tre santi martiri, accompagnati dalla Madonna; nella terza, il battesimo dei primi catecumeni. In sagrestia, infine, si trova un armadio ligneo intarsiato di considerevole valore.
Fonte: http://www.lentinionline.it/Inserito da Antreus