Alcuni secoli prima del 1500, la città di Licata, che un tempo era situata sulla cima del monte Sant'Angelo, si stava sviluppando verso il mare, difesa dal castel san Giacomo, la storica fortezza Olumpiados, e da una sicura cinta muraria, in cui i suoi abitanti potessero dedicarsi alle attività marinare e commerciali. I licatesi, tradizionalmente molto religiosi, nei secoli passati frequentavano la romanica chiesa di Santa Maria di Gesù voluta dalla Beata Silvia, madre di Papa San Gregorio Magno e da lui fondata, per ospitarvi nel 580 d.C. una delle quattro comunità benedettine presenti in Sicilia e costruita sotto le pendici orientali del monte Sant'Angelo. Questa chiesa, che era il primo Duomo di Licata, fu il luogo centrale della vita religiosa dell'antica città.
Con il passare dei secoli la vecchia chiesa di Santa Maria non fu più in grado di accogliere i numerosi fedeli ed era ormai periferica rispetto al centro della nuova città. Si decise di costruire una nuova chiesa più grande, nella parte finale del Cassarello, odierno corso Vittorio Emanuele. La sua costruzione ebbe inizio nei primi del XVI sec. su disegno dell'architetto Pietro Palatino, che concepì la chiesa a struttura basilicale con tre navate e tre ingressi. La chiesa, di stile rinascimentale, fu inaugurata nel 1508, e intitolata a Santa Maria la Nuova per distinguerla dalla Vetere.
Fonte: http://www.chiesamadrelicata.it/chiesa/chiesa.htmInserito da Alfredo Petralia