Il Santuario è la Chiesa patronale di Licata ed è intitolata a Sant'Angelo Carmelitano che nel luogo dove questa chiesa sorge, nel maggio del 1220, subì il martirio per mano del regio castellano della città, tal Berengario La Pulcella. Con l'aumentare della devozione verso il Santo Carmelitano, la piccola chiesa dedicata ai Santi Filippo e Giacomo risultò impraticabile, così per volontà del Vescovo Mons. Rodolfo sorse su di essa la prima chiesa intitolata al Santo Martire, che fu edificata a partire dal 1564. Ma la nuova chiesa si rivelò ancora inadeguata alle sempre crescenti esigenze liturgiche, non riuscendo ad accogliere le gran folla di fedeli che chiedevano l'intercessione del Santo. si pensò, quindi, di edificarne un'altra più grande, ristrutturando ed ampliando la preesistente. I lavori ebbero inizio a partire dal 1626, in seguito a un voto fatto dalla popolazione per essere stata liberata dalla peste del 1635; la sua realizzazione richiese 150 anni, venne aperta al culto, anche se non totalmente completata, nel 1662 e venne consacrata dal Vescovo di Agrigento Mons. Gioieni nel 1733. Non si conosce il nome del progettista ma si ha la certezza di un progetto del 1658 firmato da Angelo Italia, architetto gesuita licatese, che diede un tangibile contributo ai suoi restauri dopo il sisma dell'11 gennaio 1693 e alla costruzione della sua cupola nel 1696. L'attuale impianto chiesastico, che prospetta monumentale sull'omonima piazza, ha una struttura basilicale a tre navate con transetto e cappella sul lato sinistro dell'abside. Le dodici colonne delle navate provengono dalle cave di Billieme. Le navate della chiesa ospitano numerose opere d'arte. Sopra l'ingresso principale della chiesta si trova una tribuna in legno dipinto ed intagliato con lo stemma della città e i simboli del martirio di Sant'Angelo, già sede di un antico organo le cui canne vennero trafugate negli anni cinquanta.
Fonte: http://www.santuariosantangelo.it/santuario/cenni.htmInserito da Alfredo Petralia