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Tempio di Atena (Athenaion) - Siracusa

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Parchi, Riserva, Archeologico, Mitologico, Storico, Monumentale, Siti unesco

Il tempio di Atena (o di Minerva), situato nel punto più alto dell'isola di Ortigia, è senza dubbio uno dei templi, se non l'unico, che può dirsi vissuto e adoperato dall'epoca classica fino all'epoca attuale; la gente che vi cammina quotidianamente, il pavimento lucido che lo circonda, la luce che vi filtra dalle finestre, le decine di colonne ancora intatte, lo rendono un caso unico nel suo genere. Sicuramente il tempio siracusano che meglio si è conservato nei secoli.
Il tempio era stato preceduto da un luogo di culto risalente all'VIII secolo a.C., con un altare portato alla luce negli scavi dell'inizio del XX secolo, e da un primo tempio della metà del VI secolo a.C. Il tempio di Atena, di ordine dorico fu eretto nel V secolo a.C. dal tiranno Gelone in seguito alla vittoria contro i Cartaginesi nella battaglia di Imera. L'Athenaion era esastilo (sei colonne in facciata) periptero (le colonne circondavano la cella su tutti e quattro i lati), con 14 colonne sui lati lunghi. Secondo Ateneo (scrittore greco antico) il frontone recava il grande scudo della dea in bronzo dorato. Questo scudo si dice fosse segnale di riferimento per tutti i naviganti che uscivano o entravano nelle acque di Siracusa. Scrive a tal proposito Ateneo:
« accingendosi a salpare dalla città, i naviganti si recavano presso un altare collocato a un capo dell'isola di Ortigia, vicino al santuario Geo Olimpia, e da qui prelevavano una coppa; giunti al largo, quando lo scudo posto sulla somminità del tempio di Atena non era più visibile - vale a dire quando Ortigia, della quale il tempio occupa il punto più alto, spariva dall'orizzonte - la coppa, ricolma di fiori, aromi, grani di incenso e favi di cera, veniva lanciata in mare. »
Da Cicerone, che elenca gli ornamenti depredati da Gaio Licinio Verre, sappiamo che aveva decorazioni in avorio, borchie d'oro sulla porta e una serie di tavole dipinte che raffiguravano un combattimento di cavalleria tra Agatocle e i Cartaginesi e 27 ritratti dei tiranni della città.
Molti dei reperti archeologici ritrovati nel tempio (tegole in marmo, gocciolatoi a forma di testa di leone, l'altare), sono oggi visibili e custoditi all'interno del Museo archeologico regionale Paolo Orsi di Siracusa. Cicerone lo descrisse ampiamente quando venne a Siracusa per processare il pretore romano Verre; egli afferma infatti che il tempio custodiva tra le opere d'arte più preziose che la città siracusana avesse.
Gelone per fabbricare la parte alta del tempio aveva importato del pregiato marmo dalle isole Cicladi, in Grecia, e si era così accostato allo stile classico che stava nascendo nel continente egeo. Il tempio venne costruito con la roccia bianca calcarea siracusana e di sopra un sottile strato di stucco. Il sistema di fondazioni è definito tutt'oggi grandioso in quanto contava all'origine dei possenti muraglioni su cui gravava la cella e lo stilobade. Ancor oggi tali fondazioni risultano essere parte del sostegno del Duomo. La trabeazione mostrava triglifi e metope.
Attualmente all'esterno, restano visibili, sul fianco sinistro del duomo, alcune colonne con lo stilobate sul quale esse poggiavano, mentre all'interno dell'attuale Duomo sono altresì ben visibili 9 colonne del lato destro del periptero e le due antistanti la cella.
Il fatto che un tempio pagano, tra l'altro significativo come quello siracusano, sia stato inserito e inglobato in una chiesa cristiano-cattolica, forse potrebbe impressionare o creare fastidio in molti fedeli, ma tale situazione merita invece un'approfondita analisi storiografica in quanto deve far riflettere la scelta di questo antico sito così importante per i siracusani che vollero eleggerlo a loro nuova sede religiosa per la fede cristiana. Papa Giovanni Paolo II quando nel 1994 venne a Siracusa per l'inaugurazione del Santuario della Madonna delle Lacrime fece appunto un discorso molto profondo alla cittadinanza, incoraggiandola a non dimenticare il proprio passato, ricordando che qui in epoca greca vi nacquero personalità emerite per le arti, la poesia e la scienza, come Archimede, Epicarmo, Teocrito[5], mostrando quindi apertura, sensibilità e coscienza per quel tempo che ebbe una religione così diversa dall'attuale. Papa Giovanni durante la sua visita religiosa, disse ai siracusani:
« saluto in voi gli eredi di questo glorioso passato e i custodi di un patrimonio di civiltà che occorre far fruttificare anche nel nostro tempo. A voi il compito di interpretare con sensibilità moderna il messaggio sempre attuale della classicità. »
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Duomo_di_SiracusaInserito da Alfredo Petralia   

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