La Grotta Zubbia fu frequentata per la prima volta dall'uomo in un periodo compreso fra il VI e il V millennio a.C. (neolitico antico-medio), per poi essere utilizzata anche durante l'età del rame (IV-III millennio a.C.). Indagata per la prima volta nel 1927 da Paolo Orsi insieme al primo archeologo palmese Giacomo Caputo, restituì numerosi reperti ceramici, in pietra, in osso, resti di focolari risalenti per lo più all'età del rame. I reperti sono conservati ed esposti nei musei archeologici di Siracusa e Agrigento.
La grotta è parte di un sistema carsico e naturalistico di rara bellezza, all'interno del quale ricadono numerosi resti di fornaci di età moderna.
Durante l'età del rame le colline alle spalle della Grotta ospitarono dei villaggi capannicoli e necropoli scavate nella roccia.
Inserito da Elisabetta Castellana