Costruito sotto gli ultimi re normanni, in esso soggiornarono: Giovanna Plantageneto, figlia di Enrico II d'Inghilterra e moglie di Guglielmo II di Sicilia, Costanza d'Altavilla, moglie dell'imperatore Enrico VI di Svevia, lo stesso Enrico VI, il figlio Federico II di Svevia, tutta la corte Aragonese, fra cui Giovanni e Federico III e nel 1535 Carlo V d'Asburgo, di passaggio. Anticamente il comune lo vendette alla famiglia Chilla e poi passò alla famiglia Scala (ed ancora oggi è noto con il nome di Casa Scala o Palazzo Scala) ed è ubicato nel quartiere storico di San Martino. Il palazzo in stile gotico, è a tre piani fuori terra, composto da un piano terreno con tre arcate e di esse ne esiste solo una (via Volta Scala), di un primo piano pericolante. A causa del terremoto del 1693, fu abbassato del pari il terzo piano Superiore dove albergò l'imperatore Carlo V, piccola porzione del quale oggi serve di casa comunale. Esso aveva dalla parte di prospetto (Via Umberto) sette finestre bifore al primo piano, ed altrettante al secondo piano. Dopo la demolizione del secondo piano, le finestre del primo piano furono in parte convertite in finestroni moderni e delle antiche costruzioni rimangono solo due finestre a colonnine da cui si affacciò Carlo V che in suo onore fu chiusa , affinchè nessuno mai più potesse servirsene.
Fonte: randazzomedievale.itInserito da sicilianodoc