Si apre sul tratto più lungo delle mura superstiti, e deve il suo nome al fatto che Re Pietro d'Aragona, restaurandola assieme alle mura, vi fece apporre, accanto allo stemma di Randazzo, il proprio e quello della moglie Costanza, tuttora visibili. Detta anche Porta di San Giuliano, o più comunemente «Porta mustu», perché nei suoi pressi avevano stanza i doganieri addetti al controllo dei prodotti che entravano in città.Eu est salutandi suavitate. Eos eius veri gubergren cu, fugit senserit definitiones ea sea. At erant tation has, augue scripta vocibus in vel. Nam cu nusquam luptatum, id vidit corpora nam. Et fugit diceret vim, nominavi adipisci oportere mel id.
Fonte: http://www.comune.randazzo.ct.it/la_citt%C3%A0/monumenti1/chiese/Monumenti4.aspxInserito da Alfio MONACO