Secondo un decreto del 1241 del Re Federico II, si concedeva tredici "Casalia Inhabitata" all'università di Monte San Giuliano (l'attuale Erice), con lo scopo di aggregare gli "habitatores" su un vasto territorio circostante per la crescita della popolazione. Tutto questo territorio, che si estendeva fino a Castellamare del Golfo, venne diviso in feudi e dato alle più facoltose famiglie ericine per amministrarlo. La "Riviera dei marmi" comprendeva sette feudi con trentasei parecchiate, ovvero appezzamenti di terreno che consentivano la coltivazione agricola, aggregando così un certo numero di abitanti. Sparsi per il territorio, si costituirono i "bagli", strutture mirate al coordinamento dei lavori agricoli e il feudo sanguigno, con il nucleo abitativo che si formava pian piano attorno al santuario, divenne l'attuale centro storico del paese. Uno dei bagli più importanti del territorio è il Baglio Cofano, proprietà della famiglia Sanclemente.
Nei primi anni del Novecento Custonaci faceva parte del comune di Monte San Giuliano, (Erice dal 1934). Dopo la seconda guerra mondiale molti centri urbani si erano ormai incrementati e con la propria identificazione dell'attività estrattiva del marmo, Custonaci fu il primo territorio dell'agro ericino a diventare autonomo negli anni '50.
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/CustonaciInserito da Alfredo Petralia