La Chiesa, dedicata a S. Pietro apostolo, è la più antica del luogo. Distrutta una prima volta dal terremoto del 1542, fu ricostruita con soffitto ligneo e decorata di stucchi; distrutta poi dal terremoto del 1693, come testimoniano le due epigrafi della facciata, venne interamente ricostruita nel 1704 dal principe Ferdinando Francesco Gravina, mantenendo le stesse forme, eccetto per il soffitto che fu sostituito con l?attuale volta. Il prospetto neoclassico, a due ordini architettonici, mostra, nel primo ordine, un portale centrale di pietra ad intaglio e due portali laterali più piccoli, con in alto due stemmi gentilizi dei principi Gravina; nel secondo, una finestra centrale e due lesene laterali che sorreggono la seconda trabeazione, su cui domina il timpano con la croce.
A sinistra del prospetto sorge il campanile a torre quadrata con cella campanaria delimitata da finestre ad arco, protette da balaustre di pietra. E? interessante la parte terminale, ornata di una guglia conica, rivestita di mattonelle in maiolica, e di quattro acroteri. L?interno è a croce latina con cupola centrale e tre navate decorate di stucchi. Il presbiterio, è ornato dell?antico altare maggiore, con paliotto in marmo intarsiato del 1792. Da notare, la cappella a destra, dedicata a Santa Febronia, con altare in marmo intarsiato e pala e tabernacolo in noce, sormontato da un?artistica nicchia murale, il tutto arricchito da nove affreschi a medaglione che riproducono alcune scene della vita della santa; a sinistra, invece, la cappella di Santa Lucia, con antico altare di marmo policromo, anch'esso con nicchia murale, sormontato da un percolo marmoreo, costituito da quattro colonne tortili di marmo rosso e capitelli corinzi.